La Casa del Sorriso di Andorno è una moderna struttura residenziale per anziani non autosufficienti e parzialmente autosufficienti. Realizzata per volontà popolare e la convinta collaborazione dell’amministrazione comunale nel 1970, si configura giuridicamente come una Azienda Speciale del Comune di Andorno.

E’come un bell’albero, dalle giovani fronde ma con le radici che affondano nelle vicende antiche, misteriose quanto gloriose, di questo affascinante territorio. Non è una favola ma storia vera, documentata dalla presenza della Commenda dei Cavalieri di Malta, un prestigioso edificio medioevale che oggi accoglie gli uffici amministrativi dell’ente. Fu eretto da questo nobile ordine; sulla facciata si vede, preservato fino a oggi, l’affresco originale raffigurante la croce, stemma dei Cavalieri.

La nascita dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, detti Cavalieri Gerosolimitani, poi di Rodi e quindi di Malta, risale al 1048. Alcuni mercanti dell’antica repubblica marinara di Amalfi avevano ottenuto dal Califfo d’Egitto il permesso di costruire a Gerusalemme una chiesa, un convento e un ospedale nel quale assistere i pellegrini di ogni fede o razza. L’Ordine si dedicò alla gestione dell’ospedale per l’assistenza dei pellegrini in Terra Santa e da qui, con lo stesso intento, si diffuse nel mondo.
Le vicende storiche costrinsero l’Ordine ad assumere la difesa militare dei malati e dei pellegrini e a proteggere i propri centri medici e le strade principali. Alla missione ospedaliera l’Ordine aggiunge la difesa della fede. In seguito, l’Ordine adottò la bianca Croce Ottagona, che ancora oggi è il suo simbolo.
La presenza in Piemonte dei Cavalieri di Malta e quindi dei suoi centri di accoglienza e cura, risale agli inizi del XII secolo: già nella bolla istitutiva di Pasquale II del 1113 compariva una presenza gerosolimitana ad Asti attestatasi poi dal 1169 presso la chiesa del Santo Sepolcro, oggi San Pietro in Consavia.
Un tempo, la collina dove ora sorge la Casa del Sorriso era sede della Basilica di Santa Maria delle Grazie, imponente costruzione di cui restano solo poche testimonianze grafiche di disegni ritrovati su antichi manoscritti.
Ma soprattutto, vi era attivo un ospedale che, come dice l’antica etimologia, era un luogo di ospitalità per i pellegrini e i malati, senza il quale la presenza dei cavalieri non avrebbe avuto alcun senso.

Ciò che affascina di questo luogo è considerare che, circa 900 anni fa, qualcuno aveva già pensato di realizzare e gestire un ricetto ed una struttura di ospitalità per i più bisognosi di accoglienza, specie se malati e bisognosi di cura.
Oggi, la Casa del Sorriso di Andorno si fregia di questo scampolo di nobiltà antica e carismatica. Ne raccoglie il testimone – legato al gesto del buon samaritano che si china verso il malato, lo accoglie, lo cura – e ne perpetua i valori, con motivazioni sempre attuali e con strumenti e mezzi moderni, con responsabilità e competenze professionali puntuali e con una proiezione verso il futuro sostenuta dall’ottimismo della volontà di tutti coloro che, a vario titolo, vi sono coinvolti.